The Selfishness of Faith

It seems to me that nearly every system of practical philosophy and ethics has, in some manner, focused on reducing selfishness. With the (possibly sole) exception of Randian Objectivism, thinkers…

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Una bella lezione di Excel

“Complimenti per la tua didattica. È un bellissimo approccio ad Excel.”

Non avevo mai ricevuto un complimento così.
Certo, in questi sei anni di lezioni su Excel mi era capitato di ricevere apprezzamenti ma:

Di ricevere una mail dopo la prima lezione non mi era mai capitato.
Del resto nella prima lezione insegno come si selezionano le celle, si inseriscono le colonne, si bloccano le righe. Le basi, insomma.

Inoltre quella classe prevedeva la presenza di 30 studenti (il doppio rispetto al numero ideale) e si teneva dalle 17 alle 19, in coda ad altre 7 ore di lezione.

Una situazione tutt’altro che ideale, che è poi il motivo per cui è andata così bene. Ma, se Excel è sempre Excel e le basi sono sempre le basi, cos’è cambiato?

Semplice: il mio approccio.

Sapendo che la loro numerosità e la loro stanchezza avrebbe reso difficile fare una lezione normale avevo davanti tre possibilità

Ho quindi cercato di dare alla lezione un’angolatura differente.

Ho preso Facebook come caso di studio e con le domande ho portato la classe a individuarne i suoi componenti principali, analizzarli e infine riprodurli su Excel. Il tutto facendo emergere via via concetti e funzionalità del software, gli stessi argomenti che normalmente avrei spiegato in lezioni meno interattive. Ed ecco che al posto dei dati di vendita di un’azienda inventata i ragazzi si sono trovati a ragionare su tabelle contenenti i loro nomi e cognomi, i loro post, i loro like e le loro amicizie. Insomma avevano davanti il loro mondo digitale, ordinatamente rappresentato su righe e colonne.

Tutto qui.

È bastato entrare in classe non con l’obiettivo di insegnare loro Excel ma con quello di usare i concetti e le funzionalità di Excel per dare loro un nuovo punto di vista su qualcosa che già conoscevano e utilizzavano quotidianamente. Qualcosa su cui non erano mai andati così a fondo.

Rispetto ad una lezione normale sono cambiati i ruoli: Excel non era infatti più il fine ma il mezzo che, abbinato a curiosità e pensiero logico, ha permesso di accedere a nuova conoscenza.

Il bello delle lezioni che funzionano è che insegnano tanto anche a chi le ha fatte. Io in due ore ho capito un bel po’ di cose che d’ora in poi avrò cura di portarmi in classe:

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